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I veicoli per il trasferimento di materiale

Nel 1935 Harry Barber lancia la sua invenzione: la prima vera finitrice per asfalto. Come si può immaginare, il settore della costruzione di strade ne è rivoluzionato per sempre e, ovviamente, in senso positivo. Le tecnologie connesse alla pavimentazione stradale non subiscono cambiamenti significativi fino al 1989, anno in cui la capogruppo della Roadtec, la Astec Industries, introduce il primo vero veicolo di trasferimento di materiale, lo Shuttle Buggy® MTV.

Le tecnologie sviluppate dalla Roadtec nel trasferimento del materiale migliorano in modo significativo il settore della pavimentazione stradale e fanno del veicolo per il trasferimento di materiale proposto dall’azienda statunitense uno strumento essenziale per gli attuali costruttori di strade.

 

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Shuttle Buggy MTV

Con il veicolo per il trasferimento del conglomerato bituminoso Shuttle Buggy MTV della Società Roadtec, da oggi viene offerta - anche alle Imprese italiane - la possibilità di realizzare un piano stradale “in continuo” con elevate caratteristiche in termini di prestazione e di durata. L’Azienda statunitense Roadtec definisce sinteticamente questa macchina un “veicolo spola” tra il camion che trasporta il conglomerato bituminoso caldo e la finitrice. La definizione, però, non rende merito allo Shuttle Buggy perché le caratteristiche e i vantaggi concentrati in questo veicolo ne fanno un importante punto di svolta nel settore della stesa (Figura 1). Lo Shuttle Buggy, infatti, pone soluzione definitiva a due importanti inconvenienti che incidono pesantemente sulla vita utile di una strada: la disomogeneità della temperatura del conglomerato e la segregazione degli aggregati.

Il problema della temperatura e del reticolo strutturale del conglomerato

Il sistema di stesa tradizionale, basato sulla traslazione diretta del conglomerato dal veicolo di trasporto alla finitrice, comporta generalmente un’escursione termica del materiale molto importante. Il cassone di un camion ad esempio, per quanto coibentato, presenta temperature più basse in corrispondenza della sponda posteriore e della testa, mentre al centro la temperatura è più elevata (Figura 2).

La differenza di temperatura a zone permane anche nelle fasi successive: durante lo scarico del materiale nella finitrice e nella fase di stesa. Il fenomeno, poi, si replica a catena, camion dopo camion (Figure 3 e 4). Osservando con una telecamera a raggi infrarossi un tratto di strada appena realizzato, la superficie appare a macchie (Figura 5). I picchi di temperatura massima e minima possono raggiungere differenze anche di alcune decine di gradi. La mappa delle zone calde e fredde è l’indicazione esatta della disomogenea temperatura del conglomerato: in particolare, le zone più fredde rappresentano le future buche nella strada. La lettura a raggi infrarossi è, dunque, una specie di sguardo sul futuro, come dire che la storia della strada è già scritta.

 

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Anche il fenomeno detto “segregazione del materiale” pregiudica la durata del manto, poiché la separazione dei diversi componenti costituisce una debolezza intrinseca della struttura dello stesso. La compattazione, per quanto importante, non risolve né attenua tali problemi (Figura 6).

 

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La soluzione Roadtec:Il rimescolamento con la coclea a passo crescente

Lo Shuttle Buggy MTV e la versione compatta MTV-1000TM offrono una soluzione definitiva a entrambi i problemi. Il principio messo a punto dai Tecnici della Ditta statunitense prevede che il conglomerato venga rimescolato prima che raggiunga la finitrice. La vasca di raccolta e di scarico, posizionata al centro dei veicoli Roadtec, è dotata di una coclea con spirale a passo variabile (Figura 7). Un’ulteriore azione di mescolamento avviene anche durante la fase di trasferimento del materiale verso la finitrice grazie alla onformazione del nastro trasportatore che evita la naturale tendenza dei litoidi più grandi da rotolare ai lati.

 

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La pavimentazione continua è risparmio efficiente

Mantenere in continuo movimento la finitrice permette la realizzazione di un manto di qualità maggiore in quanto privo di interruzioni. Con lo Shuttle Buggy, la stesa costante a temperatura uniforme conferisce al manto una vita utile più lunga del 30% rispetto alle strade pavimentate con i sistemi tradizionali (Figura 8).

 

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I risultati delle prove effettuate a livello governativo dallo Stato di Washington tra il 1998 e il 2001 dimostrano che le diversità di temperatura oltre i 14° sul manto stradale costituiscono un problema importante; la conclusione è che più uniforme è la temperatura delmaterialeminore sarà il costo di manutenzione durante la vita di servizio della pavimentazione (Research Report Research Project Agreement T9903, Task A3 Cyclic Segregation - http://www.wsdot.wa.gov/research/reports/fullreports/476.1.pdf) (Figure 9A e 9B). L’alimentazione continua della finitrice permette inoltre l’eliminazione dei tempi di attesa connessi ai camion. Il vano di raccolta dello Shuttle Buggy MTV, infatti, ha una capienza di 25 t, caratteristica che non solo assicura la possibilità di alimentare in continuo una finitrice ma permette anche di eliminare i tempi morti impiegati dal camion vuoto per allontanarsi e dal nuovo camion per posizionarsi correttamente davanti alla finitrice. Con lo Shuttle Buggy MTV, la movimentazione dei mezzi si riduce quasi di 1/3. In sostanza, questo innovativo veicolo permette di realizzare una strada qualitativamente migliore, più efficiente, in minor tempo e impiegando un minor numero di autoarticolati. Il risparmio è immediato e tangibile giorno dopo giorno. Altra caratteristica saliente è la possibilità di brandeggio del nastro di scarico di 55° a destra e a sinistra.